Guerra in Ucraina – La situazione

28/03/2022

Guerra in Ucraina - la situazione

32° giorno di guerra

Sembra che ci siano dei cambiamenti nel panorama della guerra in Ucraina. Più di un mese è passato dall’invasione russa e pare che i programmi di conquista e le ipotesi di concludere in fretta il conflitto con la caduta incondizionata dell’Ucraina, siano falliti.

La conquista lampo Putin l’ha fallita.

La distruzione e la divisione del territorio

La Russia sta devastando il paese, sta uccidendo civili inermi bombardando indiscriminatamente i luoghi abitati. Le forze armate russe stanno subendo gravissime perdite in termini di uomini e mezzi. La difesa ucraina sta reagendo, con tutto ciò che ha, in modo formidabile.
Le ultime notizie dicono che la strategia russa sta cambiando. Si allenta, se non addirittura cessa, la morsa su Kiev e le truppe russe si concentrano verso il sud e sud-est, quindi verso il mare di Azov e il Donbass.
Putin probabilmente sta ridimensionando le sue velleità di conquista dell’intera Ucraina e punta a spezzare in due il territorio per annettere alla Federazione Russa la parte confinante con la Russia fino al mare di Azov ed alla Crimea, ottenendo così una continuità territoriale tra Donbass, mare di Azov, Crimea e Mar Nero.

Trattare sì, ma ...

Da parte ucraina c’è una disponibilità a trattare su alcune concessioni territoriali, sulla neutralità, ma non sulla smilitarizzazione.
Il nostro pensiero è che un modo per trovare un accordo e far cessare il conflitto bisogna trovarlo. Pensiamo anche però che un paese non può invaderne un altro e poi, male che vada, tornarsene a casa portandosi un pezzo del territorio altrui ed imponendo altre condizioni a suo vantaggio e finisce così.
Vorremmo azzardare una ipotesi. Se l’Unione Europea, con una procedura eccezionale (differendo ad un momento successivo la verifica delle condizioni necessarie, quindi con una sorta di riserva), facesse entrare l’Ucraina nella UE, non nella NATO, crediamo che la Russia si troverebbe in una situazione assolutamente diversa e non più gestibile militarmente. Ora è chiaro che è facile dirlo e probabilmente il processo per poter far questo, in questi termini, forse non esiste, ma a nostro avviso questa potrebbe essere una strada per chiudere questa atrocità.

L' Unione Europea deve fare di più

Non è possibile stare a guardare perché succubi alla minaccia della terza guerra mondiale o di attacchi nucleari da parte di Putin. La terza guerra mondiale non la vuole nessuno e quindi un po’ più di pressione sulla Russia serve e si dovrebbe fare.

Con tutti i paesi che non boicottano la Russia e sono tanti, tutta l’Asia, tutta l’Africa, i paesi arabi, il sud America, Putin riesce a raggirare buona parte delle sanzioni occidentali. Triangolazioni per il denaro, importazioni di merci. Limitarsi solo alle sanzioni non si può.

Ora, nel cambio di strategia e probabilmente visto che Putin forse si sta rendendo conto che non potrà impossessarsi di tutta l’Ucraina, i russi stanno distruggendo il più possibile delle infrastrutture e minano i campi di grano e mais in modo che quello che resterà dell’Ucraina sia un paese distrutto.

Non si può lasciare che questo accada. Da come si sono messe le cose, l’Ucraina deve diventare europea. Non si può lasciare una nave danneggiata dalla tempesta andare alla deriva o peggio lasciare che venga depredata.

Finora l’Europa su questa vicenda ha trovato unità, è importantissimo che la coesione degli stati della UE sia forte e dimostri che ha un ruolo fondamentale e positivo nelle sorti del nostro mondo.

(continua con: Putin ha studiato)

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