Recovery fund la ripresa cosa serve?

La ripresa

recovery fund, cosa serve?

Giugno 2021

È abbastanza scontato che le riforme o comunque le azioni che vanno attuate nel nostro paese devono andare nel senso della creazione di posti di lavoro, della riforma della giustizia, delle infrastrutture sia quelle relative alla mobilità, sia quelle relative alle comunicazioni e all’informatica.

Di tutto questo in realtà, se ne parla da anni, anche prima della pandemia COVID-19. Ora, però, c’è la partita del “recovery fund” che rappresenta una eccezionale opportunità per l’Italia di rinnovarsi e di riportarsi o meglio riguadagnare, una posizione di rispetto nell’ambito della comunità europea e internazionale.

È ovvio che per fare questo vanno pensate delle strategie non basate sulle chiacchiere, ma su effettive modalità operative attuabili già a partire da … subito.

La creazione di posti di lavoro va realizzata con una riduzione della pressione fiscale delle imprese (con pesanti sanzioni (anche il sequestro dell’attività) per chi evade, falsifica, abusa. Una riduzione delle imposte per i dipendenti (e pensionati). Incentivazione di attività nell’ambito turistiche e culturale, nonché nell’agricoltura, anche rivolta a coltivazioni di nicchia o in aree particolarmente spopolate o disagiate (montagna, collina, terreni abbandonati).

Il tema della giustizia va affrontato con una seria riforma della magistratura, degli iter processuali, che vanno ridotti nei tempi. Servono nuovi concetti di dibattito processuale in particolare nelle cause civili, migliorando e creando figure sul tipo del “Giudice di pace”, ma anche sistemi di conciliazione “telematici” sullo stile Agcom/CoReCom. Riscrittura dei codici, rendendoli meno “criptici”, più snelli, sullo stile di come vengono create le normative per i sistemi di certificazione.

La mobilità delle persone e delle merci hanno necessità di infrastrutture. Questo non significa esclusivamente tappeti indiscriminati di asfalto. Significa miglioramento (manutenzione, ampliamento) delle vie esistenti, anche ferroviarie, fluviali, marittime. Ampliamento del trasporto ferroviario e marittimo per le merci su tratte lunghe. Mezzi di trasporto sostenibili. Diffusione in tutto il territorio, anche nei luoghi più remoti, delle tecnologie per le comunicazioni e l’informatizzazione. Linee ad alta velocità e banda, sfruttando fibra, ponti radio, satelliti.

Questi, secondo noi, sono i temi più importanti, ma non si può trascurare la scuola, che necessità di una riforma importante, riportandola a criteri nazionali, con forme innovative di insegnamento e apprendimento. La ricerca in generale va maggiormente finanziata, sostenuta e incentivata.

La speranza è che questa opportunità, che arriva da una tragedia planetaria, non venga perduta e porti invece ad una grande rinascita.

Cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *